Teatro Dante

SABATO 9 NOVEMBRE ORE 21

Viktor und Viktoria

Commedia con musiche di Giovanna Gra
liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel Regia Emanule Gamba

con Veronica Pivetti
e con Giorgio Borghetti – Yari Gugliucci, Pia Engleberth, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti

Berlino, 1930. Susanne Weber, attrice disoccupata e affamata, arriva in città. Condivide la sorte col collega Vito Esposito, che la convince a debuttare come il travestito Viktor und Viktoria. Scoperto dalla Baronessa Ellinor Von Punkertin, Viktor ha un successo immenso ma, suo malgrado, s’innamora del conte Frederick Von Stein. E’ l’inizio dei guai. Strepitosa Veronica Pivetti in un crescendo di esilarante qui pro quo, travestimenti, canzoni e passione.

MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE ORE 21

Coppia aperta quasi spalancata

di Dario Fo e Franca Rame
Regia Alessandro Tedeschi

con Chiara Francini e Alessandro Federico

Una classica commedia all’italiana che racconta la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del sessantotto e del mutamento della coscienza civile del bel paese. L’evoluzione del matrimonio borghese è visto alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta e le trasformazioni dei nuclei familiari e del loro andamento del punto di vista socioantropologico. Scritto da Dario Fo e Franca Rame, “Coppia aperta…quasi spalancata” porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia.

Rappresenta uno degli spettacoli più popolari degli anni ottanta in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente.

MARTEDÌ 14 GENNAIO ORE 21

L’attimo fuggente

Regia Marco Iacomelli
con Ettore Bassi

e con Mimmo Chianese, Marco Massari, Matteo Vignati, Alessio Ruzzante, Matteo Napoletano, Matteo Sangalli, Leonardo Larini, Edoardo Tagliaferri, Sara Giacci

Nel 1959 l’insegnate di letteratura John Keating viene trasferito al collegio maschile “Welton”. John è un professore molto diverso dai soliti insegnanti: vuole che i ragazzi acquisiscano i veri valori della vita, insegnando loro a vivere momento per momento, perché ogni secondo che passa è un secondo che non tornerà mai più. Cogliere l’attimo è ciò che veramente conta, e vivere senza rimpianti. L’entusiasmo di Keating conquista lo studente Neil Perry componente della setta segreta “I poeti estinti” di cui fa parte anche

Charlie Dalton. Quest’ultimo inserisce nel giornale scolastico la richiesta di ammettere anche le ragazze nel collegio maschile, destando l’ira del preside Nolan e venendo punito. Nel frattempo Perry, seguendo la filosofia del professore, si dedica al teatro, la sua vera passione. Il padre di Neil non accetta che il figlio si dedichi a un’attività che possa distrarlo dagli studi ed esige che il ragazzo lasci immediatamente la compagnia. Neil disobbedisce debuttando sul palco e strappando grandi applausi grazie al suo talento.

VENERDÌ 24 GENNAIO ORE 21

Odore di chiuso

dall’omonimo romanzo di Marco Malvaldi riduzione e adattamento di Angelo Savelli regia di Andrea Bruno Savelli

Un cuoco, esperto gastronomico, il primo che trasforma l’arte della cucina in letteratura, quando la cucina era un regno esclusivamente femminile. Pellegrino Artusi diventa un fenomenale investigatore grazie alla lettura di un eroe suo contemporaneo, Sherlock Holmes, entrando in un mondo, quello della nobiltà, in piena decadenza ma che non ha nessuna intenzione di rinunciare ai propri privilegi. E così, tra ricette, tentati omicidi e omicidi riusciti si ride da morire entrando, attraverso un castello, in un mondo che non esiste più… per fortuna!

SABATO 1 FEBBRAIO ORE 21

Vetri rotti

Di Arthur Miller
Regia Armando Pugliese

con Elena Sofia Ricci, Maurizio Donadoni, David Coco
e con Elisabetta Arosio, Alessandro Cremona, Serena Amalia Mazzone 

Brooklyn, novembre 1938. Sylvia Gellburg, ebrea, casalinga, viene improvvisamente colpita da un’inspiegabile paralisi agli arti inferiori. Il medico, Herry Hyman, suo coetaneo e conoscente, è convinto della natura psicosomatica del male e, al tempo stesso, è sentimentalmente attratto dalla donna, mentre il marito di Sylvia, Phillip, non riesce ad accettare quanto sta accadendo. Ben presto emerge che Sylvia è ossessionata dalle notizie delle persecuzioni contro gli ebrei in Germania. Sono gli echi della Kristallnacht, ma forse l’angoscia della protagonista per quegli avvenimenti si somma ad altre fonti di frustrazione ed inquietudine…Miller, trattando il tema immenso dell’Olocausto, torna pacatamente indietro alla ricerca delle proprie percezioni e sensazioni di allora, ambientando questa sua nuova commedia in una Brooklyn isolata e provinciale, soddisfatta della propria mediocrità.

MARTEDÌ 11 FEBBRAIO ORE 21

Don Chisciotte

Liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra
Adattamento di Francesco Niccolini
Drammaturgia di Roberto Ladorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini
Regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer
con Alessio Boni e Serra Ylmaz
e con Marcello Prayer, Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico, Nicolò Diana Scena Massimo Troncanetti

Chi è pazzo? Chi è normale?
Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani.
L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale.

GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO ORE 21

Scusa sono in riunione… ti posso richiamare?

REGIA Gabriele Pignotta
Con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta
E con Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi 

Già il titolo racconta molto di questa commedia, una frase che si trasforma in tormentone, per una generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa. Ex ragazze ed ex ragazzi che senza accorgersene sono diventati donne e uomini con l’animo diviso tra le ambizioni ed i propri bisogni di affetto, ma anche in fondo persone portatrici sane di un fallimento sentimentale vissuto sui ritmi frenetici di un’esistenza ormai dipendente dalla tecnologia che non lascia spazio ad un normale e sano vivere i rapporti interpersonali! Ma cosa succederebbe se queste stesse persone per uno strano scherzo di uno di loro si ritrovassero protagonisti di un reality show televisivo? La risposta rimane di proprietà di un pubblico che dopo avere riso di se stesso si interrogherà a lungo sul senso di molti aspetti della sua vita!

VENERDÌ 13 MARZO ORE 21

Inferno

di Andrea Bruno Savelli
ispirata alle opere di Antonio Manzi 

Uno spettacolo alla scoperta dell’eclettico artista Antonio Manzi, nato ad Avellino nel 1953. Un’infanzia tormentata, in un paese che sta attraversando un cambiamento epocale, e poi l’adolescenza durante la quale vive una straordinaria catarsi che lo porta a produrre opere che lo riconciliano con la vita e gli restituiscono tutte le sofferenze patite. Destino. Sofferenze. Inferno. Il viaggio iniziatico di Dante, percorso attraverso l’arte, che scaraventa fuori dal corpo dell’artista tutti quei demoni che l’hanno tormentato e ossessionato. Grazie alle emozioni che trasmette nella sua arte, vive un incredibile percorso che lo vede affermarsi in tutto il mondo, con mostre, un museo a lui dedicato a Campi Bisenzio ed infine l’autoritratto esposto nel Corridoio Vasariano agli Uffizi, riconoscimento che lo pone come un unicum nel panorama artistico mondiale.

VENERDÌ 27 MARZO ORE 21

Semi – senza infamia e senza lode

di Marco Zoppello
Regia Marco Zoppello
Con Sara Allevi, Giulio Canestrelli, Anna De Franceschi, Michele Mori, Marzo Zoppello e Matteo Pozzobon Scene Alberto Nonnato

Semi è una “farsa grottesca per maschere”, dove quest’ultime diventano specchio deforme di vizi e difetti del vivere del nuovo millennio. Il rapporto tra figli e genitori, o in generale con l’autorità, i mezzi di comunicazione, la tecnologia che porta all’inverosimile il concetto di infinitamente vicino e infinitamente lontano, di profonda conoscenza ed estrema superficialità. In modo particolare l’attenzione si è focalizzata sui valori dell’Individuo e il modo di sbatterli in faccia al mondo, impugnati dai personaggi come fucili a canne mozze e pronti a sparare a pallettoni verso tutto e tutti. Questi personaggi, dai tratti caricati e deformi, a metà tra il fumetto e la satira espressionista del ‘900, sono dei piccoli mostri che sgomitano per trovare il loro spazio nella società, così come le antiche maschere della Commedia dell’Arte.

GIOVEDÌ 9 APRILE ORE 21

Roger

Di Umberto Marino
Regia Umberto Marino

Con Emilio Solfrizzi

L’azione si svolge su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger. A raccontare l’evento è uno straripante Emilio Solfrizzi, pronto a discendere dalla postazione del cronista per volare più veloce della pallina da una parte all’altra del campo: campione e sfidante insieme, risponderà ai suoi stessi fulminanti lungolinea con divine volée di rovescio.